Anche in Italia, seppure molto più recentemente che in altri Paesi dove è già stabilmente adottato, si sta valutando il Reiki quale efficace Terapia di Supporto, in molteplici ambiti medici, ed i risultati sulle sperimentazioni e sull’uso del Reiki sono assolutamente significativi e confortanti. Cito alcuni esempi, cominciando dalla LOMBARDIA, dove il Reiki è stato praticato ai pazienti, secondo il tariffario del S.S.N., presso l’Ospedale S. Carlo Borromeo di Milano nel Centro di Medicina Psicosomatica, la cui responsabile, la Dott.ssa Luisa Merati, medico Internista, Neurologo, Immunologo, e Psicologo clinico, ha coordinato il progetto di ricerca “Reiki e terapia dell’emicrania”.
Il risultato di tali ricerche ha evidenziato (vedi conferenza stampa del 30/05/2007 sul sito www.associazioneitalianareiki.com, o articolo sul Riza Scienze, 1/04) come il trattamento con il Reiki di pazienti affetti da cefalee ribelli, abbia portato un miglioramento che si è esplicato (ed è stato misurato quantitativamente), sia in una riduzione del numero degli attacchi, sia nella riduzione dell’intensità del dolore, cioè diminuzione dei giorni di malattia e diminuzione del consumo di analgesici. Ma la misurazione con test psicologici ha evidenziato altresì la diminuzione di stati depressivi, maggior serenità e migliore qualità della vita.Tale progetto di ricerca, si è potuto esplicare con l’apporto fondamentale della Master Reiki Dott.ssa Elisabetta Cofrancesco, Ematologo Clinico, Cardiologo, Psicoterapeuta rivolta prevalentemente al sostegno di pazienti cronici, Ricercatore e Docente presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano, fondatrice del REF www.associazioneref.org, che ha auspicato l’ingresso del Reiki all’interno degli ospedali anche in una pubblicazione su Riza Scienze, in cui parla dei vantaggi economici del Reiki nella gestione sanitaria.
Sono attualmente in progetto, nello stesso Ospedale, l’avvio di ricerche sulla terapia Reiki applicata alle Malattie Cutanee, ai pazienti terminali in Oncologia, e per il trattamento delle piaghe da decubito. In PIEMONTE, è iniziato nel 2003, presso il Centro Oncologico Ematologico Subalpino dell’Azienda Ospedaliera S. Giovanni Battista- Ospedale Molinette di Torino, un importante Progetto di Indagine, supportato dal personale medico, sui benefici del Reiki in malati Oncologici nelle diverse fasi della malattia; Progetto che dal 2005 ha portato i trattamenti Reiki ad essere inseriti nella Guida dei Servizi Aziendali e Territoriali del Centro Oncologico, per i risultati sorprendenti ottenuti dai malati, che nel 98 % dei casi hanno dichiarato di averne tratto un grande beneficio psicofisico, con calo dell’ansia, rilassamento generale, e notevole miglioramento dell’umore.
Un certo numero dichiara di avvertire anche una diminuzione del dolore (quotidiano “ LA REPUBBLICA” Cronaca di Torino, del febbraio 2007). Ed ancora, da segnalare che il CESPI di Torino, ente di formazione per infermieri, include i seminari di Reiki tra i suoi programmi. In TOSCANA l'Ospedale Versilia dell'Azienda Sanitaria della Regione Toscana ha inserito, nei servizi a pagamento, anche i trattamenti reiki.Presso il C. S. P. O. di Firenze, Centro per lo Studio e la Prevenzione Oncologica, la Dott.ssa Silvia Cecchini ha condotto uno Studio Controllato su portatrici di infezione cervicale da virus HPV, evidenziando come nel Gruppo di Controllo (non trattato), la percentuale di regressione spontanea sia stata del 27%, mentre nelle pazienti trattate con il Reiki la regressione si è avuta nell’ 83% dei casi.